Su un sottile foglio di zinco, 2 decimi di millimetro, Piero Gianuzzi incide un solco con tratto rapido e continuo, seguendo le indicazioni del disegno in precedenza preparato.
Il bulino non deve mai fermarsi, non concedere alla lamina pause che disturberebbero la coralità del segno.
In questi solchi, e tra di essi, il pennello copre cromaticamente quelle zone, alternandosi con il grezzo. Un lavoro oltremodo faticoso, ma se gli effetti visivi sono stupefacenti, non meno validi sono quelli artistici.
Su un sottile foglio di zinco, 2 decimi di millimetro, Piero Gianuzzi incide un solco con tratto rapido e continuo, seguendo le indicazioni del disegno in precedenza preparato.
Il bulino non deve mai fermarsi, non concedere alla lamina pause che disturberebbero la coralità del segno.
In questi solchi, e tra di essi, il pennello copre cromaticamente quelle zone, alternandosi con il grezzo. Un lavoro oltremodo faticoso, ma se gli effetti visivi sono stupefacenti, non meno validi sono quelli artistici.